Nella seduta del 2 marzo scorso la Giunta comunale di Montesilvano presieduta dal Sindaco Ottavio De Martinis, ha stabilito come ripartire i proventi derivanti dalle violazioni del Codice della Strada. In base agli introiti degli anni precedenti ed alle indicazioni della Polizia Locale, la Giunta ha stimato che nel corso del 2023 gli introiti per le violazioni dell’art 208 del codice della strada, ammonteranno a 3.455.000 Euro.
Le principali destinazioni delle multe saranno impiegate, tra l’altro:
– Per 515.000 ad attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi;
– Per 271.000 ad interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento di messa a norma e di manutenzione della segnaletica stradale;
– Per 90.000 al rinnovo sala radio e apparecchi mobili;
– Per 57.000 al potenziamento dei servizi di controllo della sicurezza urbana e stradale ecc.
– Per 50.000 all’acquisto di automezzi e attrezzature per la polizia municipale finalizzati alla sicurezza stradale;
– Per 41.180 alla fornitura vestiario polizia municipale;
– Per 40.000 all’assunzione di personale stagionale a progetto.
1. Rispetto agli obblighi imposti dall’Art. 208 del Codice della Strada, di riservare ALMENO il 50 % di tali somme per misure di sicurezza stradale, ammesso che il vestiario per la polizia locale faccia parte delle misure dirette alla sicurezza stradale, il totale di tutte le misure indicate arriva a € 1.064.180, OSSIA IL30,8 % DEL TOTALE DEGLI INCASSI, QUINDI BEN AL DI SOTTO DEGLI OBBLIGHI DI LEGGE (DEL 50 % delle multe previste. Ossia € 1.727.500).
2. Le voci 1 (515.000), 4 (57.000), 5 (50.000) sono relative a servizi e attrezzature per il controllo del traffico (per fare le multe) ossia si tratta di un meccanismo di AUTOALIMENTAZIONE. SI FANNO MULTE PER PAGARE I SERVIZI E ATTREZZATURE CHE PERMETTONO DI FARE ALTRE MULTE.
3. NON SI DICE NULLA DI COME VIENE IMPIEGATO IL 70 % DEGLI INCASSI, OSSIA € 2.390.000 su 3.455.000 euro.
4. NULLA viene destinato ad altri interventi diretti e attivi di sicurezza stradale, quali:
– MANUTENZIONE DELLE STRADE (Buche, asfalti, pavimentazioni, Barriere di sicurezza);
– REDAZIONE DEI PUT (piano urbano del traffico) e PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile) obbligatori per legge, ma di cui la città è priva da 30 anni.
– INTERVENTI PR LA TUTELA DEGLI UTENTI DEBOLI (Anziani, bambini, ciclisti, disabili, pedoni);
– CORSI DIDATTICI DI EDUCAZIONE STRADALE nelle scuole e centri formativi;
– interventi a favore della MOBILITA’ CICLISTICA.
Un sacco di soldi presi agli automobilisti di passaggio. Ma assai pochi destinati alla sicurezza stradale, come invece richiesto dalla legge.
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