Poco meno di 300.000 cittadini di 72 comuni in Abruzzo hanno scelto il primo cittadino delle rispettive città. L’affluenza alle urne alla chiusura dei seggi è stata del 62,28%, in calo rispetto alla tornata precedente, ma comunque sempre superiore alla media nazionale del 54,64% che questa volta ha toccato un record negativo assoluto. Dunque ancora una volta il primo partito è quello di quelli che non si sentono rappresentati dai partiti politici di ogni colore. Benchè la bassa affluenza elettorale sia stata bassa in Abruzzo e bassissima in Italia, il vulnus inferto alla democrazia rappresentativa come la conosciamo sia obiettivamente grave, per la nostra classe politica invece vale il detto “tutto va bene Madama la Marchesa”.
Nel frattempo, prosegue a rilento lo spoglio delle schede elettorali dei 72 comuni chiamati a scegliere il nuovo sindaco in Abruzzo. I comuni con più di 15.000 abitanti, dove si vota col doppio turno in caso di ballottaggio e dove è ammissibile il voto disgiunto, sono Vasto con oltre 40.000 abitanti, (la città col maggior numero di elettori), seguita da Lanciano con più di 34.000 abitanti, da Sulmona con poco meno di 23.000 abitanti, Roseto degli Abruzzi con un numero di abitanti comreso tra i 25.000 e i 30.000 abitanti ed infine Francavilla al Mare con poco più di 25.000 abitanti.
A Vasto, la più grande tra le città abruzzesi chiamate al voto per la designazione del sindaco, l’affluenza alle urne è stata del 64,82% degli aventi diritto. Le liste presenti sono quella del centro sinistra con il candidato Francesco Menna, che si contrappone al candidato del centro destra Guido Giangiacomo, della candidata Nina Nirvana Carinci sostenuta dal Movimento 5 Stelle, della candidata Angela Pennetta sostenuta da due liste civiche, della candidata Alessandra Notaro sostenuta da 4 liste di cui una Azione di Carlo Calenda ed infine dalla candidata Anna Rita Carugno sostenuta dalla lista “Ora-rispetto p.t.Animali”. i risultati parziali vedono in testa Menna con più del 46% dei votanti che distanzia abbondantemente la lista di centro destra di Guido Giangiacomo e quella civica di Alessandra Notaro, con queste ultime due quasi alla pari. Le restanti liste, quella del Movimento 5 Stelle, quella di Angela Pennetta e quella di Anna Rita Carugno, possono al massimo apparentarsi con i candidati sindaco che andranno al ballottaggio.
A Lanciano, dove ha votato il 62,15% degli elettori, quattro sono i candidati sindaco: Leo Marongiu, Filippo Paolini, Sergio Furia e Ivaldo Rulli. Marongiu , il candidato scelto dal centro sinistra, è l’erede naturale di Mario Pupillo già sindaco nelle ultime due amministrative e potrebbe contrapporsi nell’eventuale ballottaggio, a Filippo Paolini l’avvocato di Forza Italia, ex sindaco di Lanciano dal 2001 al 2011, che ha messo d’accordo il centro destra sul suo nome. Dopo poco più del 10% di schede scrutinate, secondo i primi dati, l’ex sindaco Filippo Paolini sarebbe avanti , con circa il 50% di preferenze, sul candidato di centro sinistra Marongiu con il 42% di preferenze. Il candidato del Movimento 5 stelle con un 4% di preferenza sembra fuori gioco. E così pure il veterinario e cabarettista Ivano Rulli, sostenuto dalla lista civica “Rilanciamo Lanciano” con un 2% di preferenze.
A Francavilla dove sono ben 8 sono i candidati alla carica di primo cittadino ha votato il 62,15% degli elettori. La cittadina adriatica nelle ultime due legislature è stata amministrata dall’ex sindaco Antonio Luciani la cui ex assessora Luisa Russo è ora candidata delle 5 liste di centro sinistra. Anche se Luisa Russo risulta in vantaggio, si profila comunque un ballottaggio, nel caso in cui non raggiungesse la maggioranza assoluta, con l’ex sindaco Roberto Angelucci su cui sono confluiti i voti del centro destra. In questo caso sulla candidata del centro sinistra potrebbero confluire anche i voti della lista di Moreno Bernini, candidato dalla lista”Uniti a Sinistra”, e di una parte di quelli del Movimento 5 Stelle. Gli altri candidati, Franco Moroni, Carmine Montebello, Livio Sarchese, Camillo Paolini Gianluca Baldassarre, potrebbero rivelarsi importanti nel secondo turno favorendo l’uno o l’altro candidato.
A Sulmona, dove l’affluenza al voto è stata del 63,35%, i candidati a sindaco sono 4: Gianfranco Di Pietro, supportato dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle e da due liste civiche; Andrea Gerosolino sostenuto da ben ette liste civiche; Vittorio Masci candidato del centro destra e Elisabetta Bianchi sostenuta da una lista civica. I risultati parziali danno in testa Gianfranco Di Piero con 1.427 voti pari al 40,36% seguito da Andrea Gerosolimo con 1.225 voti pari al 34,80%, Vittorio Masci con 760 voti pari al 21,59% e Elisabetta Bianchi con 108 voti pari al 3,07%. Se si confermano questi primi provvisori risultati anche a Sulmona si andrà al balottaggio presumibilmente tra il candidato Gianfranco Di Pietro della coalizione PD e M5S e quello della lista civica che appoggia Andrea Gerosolino.
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